27 novembre 2017

Firenze - Commissaria ricostruzione si auto-elogia con fake-news: sputtanata dai terremotati inferociti





aggiornamento del 2 febbraio 2018
Per paura dei terremotati furiosi, la commissaria diserta tutti gli incontri pubblici
Una nutrita rappresentanza di terremotati si è radunata questo pomeriggio nella Sala polifunzionale "Annalena Tonelli" di Caldarola; l'occasione era quella della presentazione del progetto per la costruzione della nuova scuola di Caldarola, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il commissario straordinario per il terremoto Paola De Micheli. Che però all'ultimo minuto non si è presentata.
L'annuncio è stato dato dal sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti ed è stato accolto da sonore bordate di fischi da parte dei manifestanti. Un impegno improvviso avrebbe impedito alla De Micheli di partecipare all'incontro.
Forse lo stesso impegno che le fece rinunciare a un incontro in Prefettura a Macerata il 4 novembre scorso: anche in quell'occasione era stata preannunciata una manifestazione di protesta e la De Micheli annullò l'appuntamento.
Fra l'altro, la commissaria aveva già detto no a un incontro con alcuni sindaci del territorio che avevano chiesto di poterla incontrare a Caldarola proprio per discutere del "decreto salva-Peppina". A comunicarlo è stato il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che spiega "Anche a nome di altri sindaci del territorio, avevo chiesto di poter incontrare la commissaria straordinaria alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, per parlare delle problematiche relative al così detto "Decreto Salva-Peppina". L'occasione, vista la partecipazione annunciata della commissaria, poteva essere quella dell'iniziativa in programma oggi a Caldarola.

La commissaria si fa beffe delle sofferenze dei terremotati
11 dicembre 2017 - Il Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D’Ercole, si unisce al coro di protesta sulle carenze delle Sae – Soluzioni Abitative di Emergenza, comunemente chiamate “casette”, alloggi provvisori per le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma, in particolare quelle consegnate recentemente ad Arquata del Tronto.
Queste persone sono entrate nelle case, hanno anche ringraziato per questo, ma le hanno trovate incomplete. Si tratta della zona di Borgo 2 e delle nuove case che stanno consegnando adesso; si vede proprio che non sono finite e che presentano delle carenze.
Le critiche di Mons. D’Ercole sono più che lecite, visti i difetti progettuali e costruttivi delle SAE.
In alcuni moduli è proibita l’installazione di stufe e camini.
In caso di blackout elettrico, le caldaie non potranno scaldare gli ambienti e non sono previsti gruppi elettrogeni.
I portoncini di accesso di aprono verso l’esterno e non verso l’interno; in caso di nevicata abbondante potrebbero verificarsi seri problemi, fino al blocco dell’accesso stesso.
Alcuni moduli presentano infiltrazione d’acqua piovana e perdite dalla rete idrica e di riscaldamento, come nella maggior parte delle 54 casette di Borgo di Arquata, che ospitano poco meno di 200 persone.
Oltre alle rifiniture interne molto carenti, i residenti delle casette hanno riscontrato anche delle criticità di carattere pratico. Giusto per fare qualche esempio:nel sistemare i collettori sono state rotte alcune piastrelle;le mascherine delle prese elettriche sono più piccole dei fori;i tubi dell’acqua esterni sono scoperti e non coibentati, ghiacciandosi e lasciando le persone senza acqua calda;inoltre, l’intonaco è spesso già lesionato.

Così l’Onorevole Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati: 
Se i lavori hanno subito un’indubbia accelerata in varie aree del cratere sismico, purtroppo ci tocca constatare ancora una sequela di errori marchiani.La vicenda dei boiler installati sui tetti delle casette in località come Visso, Gualdo di Castelsantangelo e Arquata del Tronto ha del grottesco. Le segnalazioni di famiglie rimaste senz’acqua in questo week end si sono moltiplicate a causa delle basse temperature, e sposiamo in pieno le rimostranze del sindaco di Visso Antonio Pazzaglini, che per mesi ha ripetuto come certe soluzioni fossero inadeguate per le località appenniniche, senza che nessuno lo ascoltasse.Le tubature non coibentate issate in alto nelle pareti e i fantomatici boiler montati sui tetti sono l’ennesimo pasticcio, che si somma al disagio di tutti quei comuni dove in gran fretta si sta procedendo all’istallazione "in zona Cesarini" di casette che dovevano essere consegnate a settembre o a ottobre.Si continua purtroppo a prendere in giro chi da oltre un anno sta patendo le pene dell’inferno e non ha più nulla: ribadiamo ancora una volta che per fare interventi efficaci è necessario allentare le maglie della burocrazia. Per questo chiediamo che vengano risolti questi problemi di carattere idrico e che si faccia tesoro di certe criticità relativamente alle Sae in via di ultimazione e non si proceda con approssimazione: lasciare famiglie provate senz’acqua è inaccettabile.


http://www.anconatoday.it/politica/terremoto-terzoni-movimento-5-stelle.html

27 novembre 2017 - Intervenire alla Leopolda anti-fake-news e finire all'indice per aver propagandato fake news. È quello che è successo a Paola De Micheli.
La commissaria del Governo per il terremoto è intervenuta dal palco della stazione fiorentina nell'ultimo giorno della kermesse renziana. Presa la parola, la sottosegretaria di Palazzo Chigi ha esaltato i risultati raggiunti dal Governo dopo il sisma dell'anno scorso che ha colpito il Centro Italia:
Io incomincerei dalla verità e posso dirvi che ho conosciuto altre ricostruzioni, come L'Aquila e l'Emilia, ma mai prima un governo aveva proposto subito, nei mesi successivi, un poderoso impianto normativo e un poderoso finanziamento. Siamo stati noi in un momento difficile di emergenza dare le necessarie certezze per la ricostruzione. Ora il tessuto sociale sta rinnovandosi e lentamente sta riprendendo la vita normale.
L'intervento della deputata del Partito Democratico è stato riproposto anche sulla sua bacheca Facebook. Un passo falso in piena regola, perché sul social network sono apparse decine di commenti di persone, che vivono nelle zone colpite dal terremoto di un anno fa, che raccontano una realtà ben diversa da quella "narrata" dalla De Micheli.
I terremotati sono inferociti contro la sottosegretaria:
Da terremotata penso di avere diritto a dire la mia. Tutto fermo. Un governo che fa soffrire così gran parte dei suoi cittadini non è degno di chiamarsi tale, scrive Maria Elisa. Ed è una delle risposte più tenere nei confronti della De Micheli.
Questa mattina ho fatto un giro per Camerino, centro fin dove si può arrivare, Le Mosse, Vallicelle, i pochi cantieri aperti e quelli che avrebbero dovuto esserlo. Un panorama post bellico, un gran nodo in gola e un cuore pieno di tristezza, scrive Luca. E aggiunge: La ricostruzione leggera è ferma tra le scartoffie e i pochi progetti approvati o addirittura terminati come nel mio caso, sono in attesa di ricevere il finanziamento pattuito da 5 mesi! Questa è la verità.
In tanti, nei loro commenti, hanno allegato foto del paese in cui vivono a dimostrazione che la ricostruzione è ancora in alto mare.
Per Laura dopo 15 mesi dalla prima scossa, sottolineo 15 mesi, solo nel mio paese di origine mancano 180 Sae (Soluzioni abitative in Emergenza, ndr) su 220 richieste. Le persone sono ancora costrette a fare centinaia di chilometri per andare a lavoro e sono per la maggior parte sparpagliate negli alberghi. Non una sola ricostruzione leggera è iniziata, non parliamo di quella pesante, il mio progetto è fermo da 12 mesi, come tutti gli altri a causa di vincoli burocratici. Le demolizioni necessarie non arrivano al 20%, per la rimozione delle macerie i dati sono ancora peggiori.
Ancora, Giuseppe: Sono un artigiano di Visso, paese che lei ha visitato, allora perché ci prende in giro? Si ricordi che voi politici avete perso il senso della politica che è quello del servizio verso i cittadini.
Daniele: Caro Commissario, il PD sta portando avanti con molte energie una battaglia contro le Fake News, con queste affermazioni lei invece le foraggia. Per favore la prossima volta eviti di scrivere leggerezze sulla pelle di persone al limite della sopravvivenza, utilizzi altro di fatto per la sua campagna elettorale. non questo. Portate almeno rispetto. La ricostruzione come la fate passare, tra proclami e passerelle è essa stessa una fake news. Qui, Castelluccio di Norcia, oggi. Abbandonato da 15 mesi.


Il post su Facebbok della commissaria alla Ricostruzione e sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Paola De Micheli, ha innescato immediate reazioni, proprio mentre nei paesi del Centro Italia colpiti dai terremoti del 2016 in questi giorni si stanno consegnando alcune casette per gli sfollati, dopo un anno di attesa, e a Campotosto (L'Aquila), colpito dal sisma a gennaio 2017, ancora non inizia neppure la rimozione delle macerie.
Per quanto mi riguarda, con questo post Paola De Micheli ha messo fine alla tregua che, per una questione di sensibilità e opportunità, abbiamo sempre mantenuto su questo dramma che ha sconvolto il Centro Italia, dice la deputata marchigiana del Movimento cinque stelle, Patrizia Terzoni.Dopo il 24 agosto 2016 abbiamo sempre denunciato le carenze e fatto pressioni per operare di più e meglio, ma mai siamo scaduti nello sciacallaggio e nella strumentalizzazione politica. Una strumentalizzazione compiuta invece ieri da Paola De Micheli. La deputata del Pd (che è anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Sì, ricopre tre cariche) ieri dal palco degli stati generali del renzismo, la Leopolda, ha raccontato la favoletta di un governo che avrebbe dato 'le necessarie certezze per la ricostruzione' grazie alle quali 'ora il tessuto sociale sta rinnovandosi e lentamente sta riprendendo la vita normale.Si fa un gran parlare di fake news. Ecco, ne abbiamo qui un esempio clamoroso, ha scritto ancora la Terzoni su Facebook, perché parlare di tessuto sociale rinnovato e di ritorno alla normalità in un'area enorme, il Cratere, nella quale un terzo delle casette non è ancora arrivata, dove ci sono persone che sulla costa ancora vengono spostate di albergo in albergo, dove le macerie devono essere ancora rimosse, le strade ripristinate, centri storici riaperti, è una fake news.A farmi prendere in giro non ci sto. La De Micheli ieri parlava al pubblico dei suoi e a favore di telecamere: parlava a un pubblico che magari non l'hanno mai vista la realtà del post terremoto. Ma a me bufale non può dirne: io nelle zone del sisma ci sono stata e ancora ci vado e, oltre a questo terremoto, ho già vissuto quello del '97. Così come non può dirle agli abitanti del Centro Italia, che infatti hanno invaso di commenti il post della De Micheli. Alla vostra propaganda rispondiamo con la verità, colpo su colpo. Non vi lasceremo tregua, per rispetto di tutti quei cittadini e del loro diritto di tornare alla normalità, ma per davvero, conclude.

Sisma, i soldi degli sms solidali spesi per terme, scuole e eliporti


È ufficiale. Tre milioni di euro dei fondi raccolti con gli sms solidali saranno stanziati per il "recupero" della grotta sudatoria di Acquasanta Terme.
Altri cinque sono invece destinati alla strada statale ex 238.
E poi ci sono le scuole: due milioni e 850mila euro per mettere in sicurezza il liceo Scientifico di Corropoli, in Abruzzo, e un altro milione e rotti per la scuola media di Collevecchio, entrambe fuori dal così detto “cratere sismico”.
L’elenco delle opere che saranno finanziate con il sistema degli sms solidali è stato ufficializzato nelle scorse ore dalla Commissaria per la ricostruzione Paola De Micheli, tra le proteste di comitati e attivisti.
La vicenda è ormai nota: parte dei fondi, dicono i terremotati, è stato utilizzato per mettere mano a progetti che forse non sono così prioritari.
Il primo esempio, il più lampante, è proprio quello della "grotta sudatoria": scomparsa la ciclabile la Regione Marche ha infatti confermato la volontà di recuperare il bellissimo complesso termale di Acquasanta, il "luogo del cuore" prediletto dai marchigiani nell’ultima votazione indetta dal Fai.
C’è però un piccolo dettaglio.
"Si tratta di un luogo abbandonato all’incuria ben prima del sisma e chiusa ormai da vent’anni" sottolinea Francesca Mileto, coordinatrice dei Comitati Terremoto Centro Italia. Come dire: che c'entra col terremoto?
Stesso discorso può essere fatto per l’ammodernamento della ex statale 238. Qui lo stanziamento è ancora più massiccio: ben cinque milioni di euro. Un intervento di cui si parlava da tempo e il cui legame col sisma in effetti non è così lampante. Per gli attivisti si tratta di "una strada secondaria" e comunque quei soldi, tanti, potevano essere spesi in un altro modo.
Ad esempio "istituendo un 'reddito di cratere' per chi abita nei comuni più colpiti dal sisma o destinarli a un fondo per gli artigiani" dicono dal comitato. Parte dei fondi poteva essere utilizzata per realizzare "un centro di aggregazione perché il problema psicologico è molto più grande di ciò che appare", spiega Francesca Mileto. È anche una questione di principio. "I soldi degli sms non sono stati donati per riammodernare le strade, ma per aiutare i terremotati".
C’è poi il discorso delle scuole di Collevecchio e Corropoli. Due comuni che non rientrano nel cratere sismico, sebbene anche qui il sisma abbia provocato danni ingenti. Il discorso comunque non cambia. "Nessuno dice che le scuole non debbano essere messe in sicurezza - rincara Mileto - ma avrebbero dovuto utilizzare soldi presi da un altro paniere". I progetti 'controversi' non sono finiti qui: tra le opere confermate spicca la realizzazione (sempre nelle Marche) di sette elisuperfici attrezzate anche al volo notturno e finalizzate a interventi di protezione civile e sanitari. Costo: un milione e settecentomila euro.
L’accusa dei comitati è durissima. "Interessi politici, promesse disattese". Così "vince la politica antisolidale", scrivono in un post su Facebook. "Avete distrutto il sistema delle donazioni solidali. Gli italiani non doneranno più un euro per le popolazioni che ne avranno bisogno, semplicemente perché i soldi non sono andati ai terremotati".
Secondo la commissaria De Micheli, al contrario, "le donazioni degli italiani per il sisma 2016 sono state tutte assegnate a progetti concreti".


2 novembre 2017 - Norcia: con le macerie in strada, commissaria ricostruzione intima di pagare tasse

La PD radical-chic: Chi non ha i soldi, chieda un mutuo


Terremoto, Terzoni (M5S): «Lettera De Micheli su tributi sembra una candid camera»
«E’ disarmante leggere la lettera inviata ai sindaci del cratere sismico da parte della commissaria straordinaria per la ricostruzione Paola De Micheli. Lo sprezzo e la superficialità con la quale si avvisa che dal prossimo 16 dicembre c’è da iniziare a pagare i tributi sospesi, e che per farlo il governo dà la possibilità di accendere mutui o prestiti con banche convenzionate per tutti i titolari di reddito di impresa o da lavoro autonomo, lasciano basiti». Così Patrizia Terzoni, portavoce presso la Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle.
«E’ grave che la De Micheli non si renda affatto conto che le imprese di quei territori - che siano esso agricole, industriali o commerciali -, non siano per niente nel pieno delle loro facoltà produttive, e che di fatto non riescano a generare quei profitti tali per i quali possano saldare il conto di tutte le tasse sospese.
Eppure come M5S, eravamo stati chiari con la De Micheli: la priorità dev’essere quella di mettere in atto ogni misura possibile per evitare lo spopolamento di quelle zone e la chiusura nelle stesse delle diverse attività produttive, molte delle quali hanno già gettato la spugna.
La commissaria, almeno a parole, ci diede ragione e ci tranquillizzò, ma la missiva spedita ai sindaci conferma che non ha affatto compreso la gravità della situazione. Ma come? per contrastare lo spopolamento si chiede ai terremotati di indebitarsi per pagare i tributi gentilmente bloccati?
Non fossimo abituati alle scelte farsesche di questo esecutivo, ci convinceremmo di essere vittime di una candid camera. Alla De Micheli consigliamo di archiviare la fase “Scherzi a parte” e di iniziare a fare qualcosa di concreto per un’area che tuttora si trova nell’agonia più assoluta».

vota su Diggita share su Facebook Twitter vota su OKNotizie