20 dicembre 2015

Subiaco (RM) - Vigilessa timbrava il cartellino e poi andava a fare shopping


 
Timbrava il cartellino ma dopo, invece di andare a fare multe e controlli, faceva la spesa al mercato o andava a fare shopping. Per questo è stata rinviata a giudizio con l’accusa di truffa aggravata la vigilessa Maria Vannoli. A “pizzicarla” sono stati i suoi stessi colleghi della polizia locale del Comune di Subiaco che hanno incrociato fotografie e filmati con i tabulati delle timbrature mensili.
Il sindaco Francesco Pelliccia ha chiamato a guidare il comando dei vigili David Bonuglia, funzionario della polizia municipale di Roma, esperto in polizia giudiziaria: ed è stato proprio Bonuglia che qualche mese fa, dopo aver ricevuto la segnalazione da alcuni cittadini, ha fatto scattare le indagini sulla sua collega. E in tempi di telecamere e telefonini non è stato difficile “incastrarla”.
I filmati e le fotografie che gli investigatori hanno allegato alla denuncia lasciano poco spazio alla fantasia: un giorno la vigilessa, in divisa e in orario di lavoro, gira tra i banchi del mercato, lontano dal luogo dove avrebbe dovuto prestare servizio e senza fare rapporto su un eventuale intervento; un altro giorno, invece, le telecamere a circuito chiuso del negozio “Daquanno Nicoletta Abbigliamento” mostrano l’agente entrare nell’esercizio commerciale, aggirarsi tra gli scaffali, salire al piano superiore e provarsi giacche e giacconi. E per vedere se le stanno bene davanti allo specchio, senza troppi problemi, si slaccia il cinturone lasciando la pistola incustodita sul bancone per concludere l’acquisto pagando alla cassa.
Tutto, secondo le indagini, durante l’orario di lavoro. Per questa ragione gli stessi colleghi, coordinati da Bonuglia, l’hanno denunciata alla procura di Tivoli per truffa aggravata (essendo un pubblico ufficiale). E ora, per lei è scattato il rinvio a giudizio.

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