7 ottobre 2015

Castelnovo Monti (RE) - Amministratrice di condomini indagata per appropriazione indebita


aggiornamento dell'8 ottobre 2015
Non ha colto tutti di sorpresa la notizia della situazione in cui è venuta a trovarsi l'agenzia della S.B.: cinque condomini hanno revocato l’agenzia dall'amministrazione e hanno presentato altrettanti ricorsi per ottenere la restituzione della documentazione relativa alla contabilità dei condomini stessi (bollette, lavori di manutenzione, libri contabili, estratti conto bancari, fatture). Si tratta di una vicenda su cui sono da tempo in corso gli accertamenti da parte della Guardia di Finanza.
La notizia non ha colto di sorpresa i castelnovesi perché in paese da tempo si parlava di alcuni ammanchi notificati ai residenti di diversi condomini dalle società di gestione dei servizi di base (forniture di acqua, gas e luce) che invece avrebbero dovuto essere regolarmente saldate. E dato che la grossa società con sede a Castelnovo e Casina, ha gestito un numero davvero alto di complessi abitativi – decine in montagna – può darsi che i cinque casi finora indicati non siano gli unici. 
Una persona residente in un condominio gestito dalla stessa società, che da alcuni mesi ha cambiato amministratore, ha raccontato alla Gazzetta di Reggio la sua esperienza, che appare simile a quelle che hanno fatto scattare le indagini.
«L’anno scorso, nei primi mesi dell’inverno – racconta il condomino – avevamo sentito circolare diverse voci su un condominio di Castelnovo in cui era emerso un forte ammanco. Noi però non avevamo, fino ad allora, mai avuto alcun problema. A tutte le domande o le problematiche che potevano essere emerse nella normale gestione condominiale, la stessa S.B. aveva sempre risposto rapidamente, quindi inizialmente non ci eravamo preoccupati. Poi era emerso che anche per il nostro condominio sembrava esserci un ammanco di quasi 10mila euro, su bollette dell’acqua non pagate da almeno 4 anni. Abbiamo allora richiesto una riunione urgente, contattando la società della S.B., e ci è stato detto che era già in corso di organizzazione un incontro per chiarire tutto. All’incontro l’amministratrice si è presentata spiegandoci che pochi giorni prima aveva saldato le utenze. La cosa poi è sembrata risolversi, ma in seguito è emerso che 5.000 euro di utenze dovute da un altro condominio erano stati pagati attingendo al conto corrente del nostro, e questi sono soldi che ancora non abbiamo recuperato». 
«E’ comunque stato abbastanza seccante – prosegue il condomino – scoprire che venivano fatti girare dei soldi sui conti di diversi condomini che non fossero strettamente legati ai consumi di ciascuno. Per cui la scorsa estate abbiamo scelto di cambiare amministratore, ma per entrare in possesso di tutta la documentazione detenuta da Santina Bussi siamo dovuti andare tramite avvocati. Alla fine ci è stata data ragione, e la documentazione è stata consegnata». 
Una vicenda che attende, per una conclusione positiva, solo il recupero dei 5.000 euro passati ad un altro condominio, ma in altri casi la situazione degli ammanchi era ben più pesante.
Sembra che il primo segnale che abbia dato origine al forte malcontento ed azioni dei residenti abbia riguardato, poco più di un anno fa, un grande condominio di Castelnovo Monti, gestito dall'agenzia della S.B., ai cui residenti la stessa società di gestione del servizio idrico inviò una informativa per segnalare che risultavano bollette dell’acqua non pagate per un ammontare complessivo di quasi 50mila euro.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/10/08/news/qui-bollette-non-pagate-da-4-anni-e-soldi-nostri-ad-altro-condominio-1.12232748

aggiornamento dell'8 ottobre 2015
«La S.B. non è più iscritta alla nostra ssociazione da almeno due anni». A chiarire la situazione è la presidente Anaci, Maria Rita Furnari Lasagni.
«Ho visto che ha ancora il nostro logo sul suo sito e che qualche giornale ha scritto che fa ancora parte dei nostri iscritti, ma l’ho appena chiamata al telefono per chiederle di toglierlo dalla sua pagina internet e lei ha spiegato che probabilmente la cosa le era sfuggita ma che ha provveduto a toglierlo» chiarisce sul punto la presidente dell’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari.
Non entra nel merito della situazione che vede il nome della S.B. finire sui giornali, e sui tavoli della procura. «Non entro nel merito di qualcosa che non conosco, noi non abbiamo mai avuto segnalazioni e con noi si è sempre comportata correttamente. Per noi è un fulmine a ciel sereno» conclude.

7 ottobre 2015 - C’è un fascicolo aperto in procura a Reggio Emilia sotto il nome S.B.. La immobiliarista e amministratrice di condominio è indagata e non da oggi. Il reato è quello di appropriazione indebita aggravata, per l’abuso di quel rapporto fiduciario che inevitabilmente lega chi ricopre il suo ruolo e i condomini che amministra.
Non è un fulmine a ciel sereno, quello che ha colpito in questi giorni l’agenzia: a Castelnovo Monti, sono mesi che si parla di S.B. e di come gestisce i condomini. Ma ora la procura conferma: è indagata.
Il fascicolo è stato aperto già nel 2014 dal sostituto procuratore Piera Cristina Giannusa, che ha già provveduto a chiedere una proroga alle indagini di altri sei mesi.
A determinare l’apertura dell’inchiesta è stata la denuncia di un’inquilina di un sesto condominio, rispetto ai cinque che già si erano mobilitati presentando ricorsi d’urgenza per la consegna di documentazione, dopo che avevano deciso di toglierle l’incarico e affidarlo a un nuovo amministratore.
La donna, infatti, si sarebbe a lungo rifiutata di consegnare tutta la documentazione relativa alla sua gestione dei condomini. Gli inquilini erano stati costretti a rivolgersi alla giustizia per avere quanto necessario, e al nuovo amministratore per controllare la situazione. Erano stati i giudici civili Matteo Marini e Luciano Varotti a esprimersi con una sentenza che ordinava, finalmente, alla S.B. di consegnare tutta quella documentazione. E anche di pagare una multa di 10mila euro.
Sulla vicenda sono in corso da tempo accertamenti da parte della Guardia di Finanza,che avrebbe già fatto visita agli uffici della società. Perchè il punto è: quei documenti mettono in luce una gestione “problematica” dei conti dei condomini?
La S.B., ieri più volte contattata alla Gazzetta nei suoi uffici, per ora non si è fatta trovare. Di certo, la vicenda che accende i riflettori su Castelnovo Monti e sull’amministratrice di condomini - una delle principali nella zona della montagna, tanto che era arrivata a contare oltre 130 edifici amministrati - sta a cuore a numerosi cittadini, che si sono fidati della sua gestione. E che ora attendono risposte dall’inchiesta.

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