17 ottobre 2014

Reggio E. - La bimba vaga per strada in lacrime, a casa la madre non se ne accorge

Dobbiamo renderci conto dei molti punti di forza femminili nella società odierna.
Il primo è la capacità di conciliare la necessità lavorativa e procreativa: l'unione del ruolo sociale e del ruolo materno [...] rimane una fra le più importanti conquiste femminili. [...]
U. Veronesi fonte
Una bimba che piange disperata e che non sa darsi pace perché non trova la mamma. Ha appena sei anni e si sente come una formichina indifesa in strada, davanti al centro commerciale “Le Vele” di via Adua.
Una scena che spezza il cuore e mercoledì pomeriggio – intorno alle 18.30 – si fermano in diversi a rincuorare la piccola, cercando soprattutto di capire perché a quell’età è lì sola. Ma la bimba è in piena crisi di panico e non dà spiegazioni sufficienti per contattare i genitori e partono, quindi, le segnalazioni al 113, perché la situazione è delicata e non si può perdere tempo con una bambina di soli sei anni in quello stato. I poliziotti piombano velocemente sul posto e notano subito il capannello di persone intente a consolare la bimba che però non si calma. Dei genitori nemmeno l’ombra e nemmeno le frenetiche ricerche degli agenti servono a risolvere il caso.
Intanto i minuti passano e quella bambina smarrita trova solo le parole di conforto di chi l’ha individuata così provata e piangente. Ma per fortuna la situazione si sblocca all’improvviso, grazie ad un reggiano che s’avvicina al capannello di gente, riconosce la piccola in lacrime come una delle figlie di una propria vicina di casa di origini nordafricane. Mette subito al corrente di questo riferimento gli agenti: la famiglia non abita molto lontano dal centro commerciale e una Volante si dirige in fretta verso l’indirizzo indicato da chi ha riconosciuto la bambina.
In casa c’è la madre che, nonostante le difficoltà linguistiche, capisce pian piano cos’è accaduto e, allarmata, viene portata dagli agenti al centro commerciale dove riabbraccia la figlia. Nel frattempo anche il padre viene rintracciato: ha appena finito di lavorare e pure lui arriva in via Adua.
E’ una liberazione per la bambina che si calma e si sente sicura con vicini i propri genitori.
Ma una vicenda così delicata non è certo finita qui, perché non sono poche le domande a cui gli uomini dell’Ufficio Volanti intendono dare una risposta. Come mai una bambina di sei anni si è ritrovata, sola, in un luogo che non conosceva? Dalla reazione avuta dalla madre all’apparire degli agenti, la donna non si è probabilmente neppure accorta che la figlia si fosse allontanata da casa. Come mai è uscita dal suo controllo la piccola?
La madre è stata già sentita dai poliziotti, per verificare con lei le circostanze che hanno portato all’allontanamento della piccola. Al di là di un’educazione dei figli più libera da parte dei nordafricani rispetto alle abitudini italiane, resta comunque che quella bambina ha rischiato davvero grossi guai, a partire da incontri che potevano rivelarsi a dir poco sbagliati. E la polizia vuole proprio capire se vi siano state carenze tali da far scattare una denuncia per omessa vigilanza sulla figlia minorenne.

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