19 ottobre 2014

Reggio E. - Amministratrice truffa condomìni per 100mila €

aggiornamento del 2 luglio 2020 - La prescrizione di alcune vicende – cioè quelle che vanno dal 2009 al 2012 (sono rimaste in piedi, invece, quelle sino al 31 marzo 2014) – ha permesso un piccolo “sconto” nella condanna d’appello - ora attestatasi a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa - per l’amministratrice di condominio infedele Gabriella Ferretti, accusata di appropriazione indebita aggravata.
Invece la Corte – presieduta da Tiziano Valenti – non ha accordato la sospensione condizionale della pena (come richiesto dall’avvocato difensore Federico De Belvis nella memoria scritta presentata).
E proprio su quest’ultimo aspetto della sentenza di secondo grado arriva, al termine, il commento dell’avvocato di parte civile Ernesto D’Andrea che tutela 158 condomini: «La pena, ridotta in virtù del rito abbreviato e della prescrizione, non è stata dunque sospesa – rimarca il legale –, e se l’amministratrice vuole evitare il carcere deve fare richiesta di affidamento ai servizi sociali.
Ciò è un bene perché in questo modo potrà riflettere su quanto ha fatto. Stiamo parlando di una persona che non si è mai presentata in aula, non si è scusata con i condomini e non ha risarcito nessuno, rispondendo negativamente alle nostre richieste».
Confermata la provvisionale di 2mila euro per ogni parte civile rappresentata dall’avvocato D’Andrea.

aggiornamento del 16 marzo 2017 - “Sono stanco, sono passati tanti anni ormai”. Emilio non riesce nemmeno a essere soddisfatto. Ha 84 anni, una pensione da nemmeno 500 euro al mese, abita in un condominio gestito da Acer, uno dei palazzi di cui era amministratrice Gabriella Ferretti, e nel 2013 si è visto recapitare da Iren la richiesta di pagamento di 4 anni di utenze non saldate.
E’ partito tutto dal condominio di via Martiri del 1831, in città. Si sono aggiunti gli edifici Dossetti e Falcone a Correggio, il condominio Nuova Pariati di via Selvapiana, a Reggio.
Dalle indagini è risultato che la donna, di 51 anni, dal 2009 e per 5 anni, avrebbe assicurato ai condomini di aver pagato il teleriscaldamento quando non era vero, oppure omesso di rendere i prelievi nei bilanci consuntivi, trattenuto dei soldi per sé. Truffando così circa 200 persone, tra cui molti anziani e disoccupati.
Il giudice Luca Ramponi, a fronte della richiesta della procura di 2 anni e 8 mesi, l’ha condannata a 2 anni e tre mesi di reclusione - diventati un anno e 6 mesi per effetto dello sconto dato dalla scelta del rito abbreviato -, e al pagamento di una provvisionale di 330mila euro, considerando le parti civili dell’avvocato Ernesto D’Andrea (Acer, il condominio di via Martiri e 4 edifici di Correggio) e quelle dello studio dell’avvocato Anna Maria Terenziani (il condominio Nuova Pariati).

“Un anno e sei mesi con pena non sospesa significa che la signora Ferretti dovrà scontare la pena almeno ai servizi sociali, per cui però dovrà fare richiesta, e non è detto che sia ammessa – dice Ernesto D’Andrea, avvocato delle parti civili.
http://www.reggionline.com/condomini-raggirati-condannata-lamministratrice-infedele-video/

aggiornamento del 23 novembre 2015
Una maxi inchiesta incombe sull’ormai ex amministratrice di condominio Gabriella Ferretti, 49 anni, che dall’anno scorso è inseguita dalle denunce a raffica di condòmini inferociti e dalle connesse indagini dei carabinieri coordinati – come titolare di un fascicolo sempre più voluminoso – dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani.
Sarebbero una decina i palazzi – fra cui alcuni di Acer – che accusano la professionista reggiana perché ritrovatisi con “buchi” non indifferenti, riferibili allo stesso meccanismo: la Ferretti che trucca i bilanci e non paga le utenze, ma si “gira” sui suoi conti fior di compensi professionali, oppure smista soldi da una struttura all’altra che gestisce.
I palazzi che tramite l’avvocato Ernersto D’Andrea hanno presentato denuncia – per appropriazione indebita e falso in bilancio – sono in gran parte di Reggio (sono sparsi a macchia di leopardo: in centro, nei quartieri Santa Croce e Rosta Nuova, a Pieve Modolena), ma anche di Correggio. Coinvolti sui trecento condòmìni che si dicono “beffati” dall’amministratrice e l’ammanco complessivo di quest’inchiesta avrebbe già frantumato il “muro” dei centomila euro (si tratterebbe, infatti, di una cifra ben superiore).
La prima denuncia nei confronti della Ferretti è stata quella del condominio di via Martiri del 1831 al civico 2, nel quartiere Rosta Nuova: la trentina di residenti (suddivisi fra 12 appartamenti) si sono ritrovati da pagare, all'improvviso, quattro anni (2009-2013) di fatture del teleriscaldamento centralizzato per quasi 39mila euro. I trenta residenti nel palazzo (per lo più pensionati) stanno ancora pagando a rate quella consistente fattura del teleriscaldamento. Poi sono giunte le denunce di altri condomini.
Sul piano professionale ha già da tempo gettato la spugna: chiuso l'ufficio di via Pasteur, non esercita più il mestiere d'amministratrice di condominio.
Sul versante civilistico la Ferretti è già stata condannata a pagare danni per circa 40mila euro al condominio di via Martiri del 1831 (civico 2), che per primo s'è accorto di quanto stava accadendo, ricevendo nel luglio 2013 il citato sollecito da Iren-Enìa di quasi 39mila euro per 4 anni di teleriscaldamento non pagato.
In precedenza, i solleciti - come da contratto - Iren-Enìa li aveva mandati all'amministratrice che, invece di pagare, insabbiava il tutto. Scoppiato il "bubbone", l'amministratrice verserà solo sui 12mila euro di quelle fatture non saldate, mentre spunteranno bilanci condominiali falsificati e compensi professionali non dovuti per 14.500 euro, che la professionista aveva prelevato dal conto del condominio.
L'avvocato D'Andrea - a nome del condominio - ha ottenuto il sequestro di un appartamento e di due garage intestati all'amministratrice ed ora il giudice civile Cristina Ferrari l'ha condannata a risarcire il danno.

19 ottobre 2014 - Otto condomini di Reggio in ginocchio, per un “buco” da oltre centomila euro per fatture relative ad utenze collettive mai pagate negli ultimi anni e che ora chi abita negli edifici insolventi sta cercando di colmare con lacrime e sangue.
Palazzi interi che stanno rischiando di ritrovarsi con i servizi essenziali staccati (teleriscaldamento, acqua, elettricità) nonostante i residenti abbiano regolarmente pagato le spese condominiali. Ma le raccomandate di sollecito degli enti erogatori fioccano come pure le denunce, perché questa situazione d’estrema sofferenza economica ha un unico comune denominatore, come già verificato dagli inquirenti, cioè l’amministratrice di condominio Gabriella Ferretti, 48 anni – con attività sia a Reggio sia a Parma – che ora è indagata per appropriazione indebita.
Sul caso sta indagando il sostituto procuratore Maria Rita Pantani e le denunce via via arrivate dai vari palazzi beffati “parlano” dello stesso meccanismo: l’amministratrice di condominio che trucca i bilanci e non paga le utenze, ma si “gira” sui suoi conti fior di compensi professionali, oppure smista soldi da un palazzo all’altro che gestisce.
La situazione è compromessa, sul piano professionale ha già gettato la spugna: ha chiuso l’ufficio di via Pasteur, non esercita più il mestiere d’amministratrice di condominio. Dalla fine dell’estate la 48enne attende di conoscere le “mosse” della magistratura. In questi giorni è via da Reggio, precisamente all’estero con il marito. Tornerà fra una settimana come ci dice la figlia dal citofono dell’abitazione di famiglia a Massenzatico.
Se il versante penalistico, con quel fascicolo complesso, sta pian piano entrando nel vivo, di contro la Ferretti è stata di recente condannata – sul piano civilistico – a pagare danni per circa 40mila euro al condominio di via Martiri del 1831 (civico 2) che per primo s’è accorto di quanto stava accadendo, ricevendo nel luglio 2013 un sollecito da Iren-Enìa di quasi 39mila euro per 4 anni di teleriscaldamento non pagato.
In precedenza i solleciti – come da contratto – Iren-Enìa li aveva mandati all’amministratrice che, invece di pagare, insabbiava il tutto. Scoppiato il “bubbone”, l’amministratrice verserà solo sui 12mila euro di quelle fatture non saldate, mentre spunteranno bilanci condominiali falsificati e compensi professionali non dovuti per 14.500 euro che la professionista aveva prelevato dal conto del condominio. L’avvocato D’Andrea – a nome del condominio – ha ottenuto il sequestro di un appartamento e di due garage intestati all’amministratrice ed ora il giudice civile Cristina Ferrari l’ha condannata a risarcire il danno.
«La signora si è comportata in modo disonesto – commenta l’avvocato D’Andrea – non è concepibile approfittarsi, per fini personali, della buona fede dei condomini. Alla luce di questa sentenza, chiederò alla magistratura, come atto cautelativo, che la Ferretti venga interdetta dalla professione su tutto il territorio nazionale».
Intanto i trenta condomini (per lo più pensionati) beffati stanno pagando a rate quella maxi fattura del teleriscaldamento: «L’amministratrice veniva alle assemblee – dicono arrabbiati – tutta ingioiellata e con una gran parlantina. In modo subdolo ci ha rovinato».

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