Ha patteggiato ieri un anno di reclusione per falso in atto pubblico. Lei è la dottoressa Gabriella Peccerillo del distretto sanitario di Fano.
Venne arrestata dalla Finanza nel luglio scorso per aver attestato falsamente di aver verificato, con una visita necroscopica, le salme che venivano inviate alla sepoltura. In realtà non si muoveva dal suo ufficio. «Con un modulo prestampato che specifica che la morte non è dovuta a malattia infettiva/ diffusiva e che il cadavere non è portatore di radioattività, munito di timbro con dicitura “Distretto Sanitario”, timbro del medico e firma, il cadavere - aveva ricostruito la Finanza - era così pronto per essere vestito e sepolto, senza essere stato assolutamente ispezionato, con rischio di una possibile diffusione di malattie infettive».
