16 settembre 2013

Foligno (PG) - Inchiesta tunnel-TAV, condannata per falso la presidente Italferr (PD)

aggiornamento 28 settembre 2017
Adesso Maria Rita Lorenzetti ha una condanna passata in giudicato a suo carico. Finisce così “Sanitopoli”.
Otto mesi di reclusione per falso - pena, sospesa e non menzione - per l’ex- presidentessa della Regione Umbria, dopo che giudici della Corte di Cassazione ieri hanno rigettato il ricorso.
Ora, per la giustizia italiana, Maria Rita Lorenzetti, è colpevole di aver falsificato delle delibere regionali che servivano per le assunzioni nelle aziende ospedaliere.
A questo punto, diventa definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Perugia che aveva dichiarato “la falsità delle delibere della Giunta regionale dell’Umbria” e aveva anche disposto la trasmissione degli atti al procuratore della Repubblica di Perugia per le sue valutazioni “in ordine al reato di falso ideologico relativo ai verbali delle riunioni” concernenti “l’approvazione delle delibere”.
L’accusa sosteneva che “dalle indagini è emersa l’esistenza di una consolidata prassi nella quale la promessa di un posto di lavoro serviva ai partiti politici ad ottenere voti o preferenze in occasione di appuntamenti elettorali di rilievo”.
L’inchiesta era partita da posti di lavoro promessi in telefonate intercettate e andando a scavare nei documenti di quella che era la Asl 3, del Comune di Foligno, e anche negli archivi di alcune aziende partecipate, fino ad arrivare a due delibere della Giunta regionale, ritenute “sospette” perché, secondo l’accusa, completate con modalità anomale con cancellature e aggiunte a penna e numeri corretti. Aggiustamenti, che erano stati ritenuti poco trasparenti nella procedura.
Le delibere “urgenti” incriminate erano la 1402 dell’ottobre 2009 (che sarebbe valsa un posto alla allora Asl 3 di Foligno) e la delibera numero 46 del gennaio 2009 (delibera che ha per oggetto “l’autorizzazione alle aziende sanitarie e ospedaliere ad assumere personale”): erano inoltre state autorizzate prima di aver ricevuto la richiesta di nuovo personale da parte delle relative ASL, invertendo di fatto quella che era la regolare prassi di assunzione nell’azienda sanitaria locale.

aggiornamento del 18 novembre 2014
Una condanna a 8 mesi di reclusione, pena sospesa, per l'ex governatrice della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti.
Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Perugia al termine del processo di primo grado scaturito dall'indagine nota come 'Sanitopoli'.
E' stata condannata per due episodi di falso. La sentenza di primo grado è arrivata dopo sette ore di camera di consiglio.

16 settembre 2013 - La presidente di Italferr, Mariarita Lorenzetti, è stata messa agli arresti domiciliari stamani nell’ambito di un’indagine della Procura di Firenze relativa a lavori della Tav in Toscana.
A suo carico – secondo le prime informazioni – verrebbero ipotizzati i reati di corruzione e associazione per delinquere. La Lorenzetti, ex presidente (PD) della Regione Umbria, ha sempre sostenuto la correttezza del proprio operato.
E’ stata notificata, appunto, stamani un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l’ex governatrice della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti nell’ambito dell’inchiesta sul nodo fiorentino dell’alta velocità. L’ex governatrice aveva già ricevuto un avviso di garanzia, nella sua veste di presidente dell’Italferr, con le ipotesi di corruzione, associazione a delinquere e abuso di ufficio.

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