18 luglio 2013

Vicenza - Bimba di 11 mesi morì: condannata anestesista


A processo per la morte di una bambina di poco meno di un anno, per una manovra di intubazione orotracheale considerata errata, ieri la anestesista Alessandra Carrada è stata condannata a sei mesi di reclusione.
Quanto alla famiglia della piccola, mamma Giuseppina e papà Alfredo Cosma di Monte di Malo si sono costituiti parte civile con l’avvocato Federico Plaino e sono già stati risarciti dall’assicurazione dell’Ulss di 500mila euro circa.
La vicenda giudiziaria ha origine dal dramma: dalla morte della piccola Olwen che si spense nell’agosto del 2007 all’ospedale di Padova, a soli undici mesi. Furono i genitori della piccola paziente a far aprire l’inchiesta con un esposto in procura a Vicenza.
I primi problemi di salute furono a giugno, quando nella bimba si manifestò l’infezione, che le rendeva difficile deglutire. Scattarono subito le visite e gli accertamenti, con radiografia al collo e, dopo un primo accesso in ospedale, la cura con antinfiammatori.
Ma la situazione peggiorò: l’ascesso in gola si dilatò, con conseguenti difficoltà respiratorie, tanto che il 29 giugno venne ricoverata nel reparto di pediatria dell’ospedale San Bortolo di Vicenza. Il 2 luglio il radiologo evidenziò una massa consistente nel tratto retro faringeo.
Di qui la necessità di operarla in anestesia generale per posizionare il drenaggio di ascesso faringeo. E la richiesta di intervento del medico anestesista di turno, Alessandra Carrada. Che, stando alla ricostruzione della procura, ha inserito il drenaggio in trachea, perché l’ascesso si era ormai dilatato troppo. Ma l’intubazione non fu facile e la piccola, stando a quanto emerso, venne intubata correttamente solo al terzo tentativo.

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