21 giugno 2013

Merate (LC) - Non diagnosticò infarto: nove mesi alla dottoressa

Condannata a nove mesi (pena sospesa) per omicidio colposo, oltre al pagamento di una provvisionale di 140mila euro alle parti civili (80mila euro per la moglie e 30mila euro a testa per i due figli).
La sentenza del giudice Ambrogio Ceron di fatto sposa la tesi dell’accusa (il pm Pietro Bassi aveva chiesto un anno al termine della requisitoria) che aveva ritenuto l’imputata - Maria Antonietta Peigottu, medico del Pronto soccorso di Merate - responsabile di aver tenuto una condotta omissiva in relazione alla morte di Felice Guarna di Merate.
La sera del 7 maggio 2009 Guarna, che all’epoca aveva 63 anni, si presentò al Pronto soccorso del Mandic lamentando dolore toracico. Andava sottoposto a un esame più approfondito - almeno un elettrocardiogramma, come hanno ribadito i consulenti durante l’istruttoria - per capire le cause di quei dolori: invece l’uomo venne dimesso e morì d’infarto sul pianerottolo di casa.
Tra quella morte e il precedente comportamento dell’imputata c’è un nesso di causalità sufficiente per la condanna.

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