3 maggio 2013

Catanzaro - Per farsi assumere l'infermiera fa ... carte false


Il giudice monocratico di Catanzaro, Barbara Fatale, ha condannato Cristina Salerno, 35enne di Ciro' Marina, a un anno e due mesi di reclusione, con concessione della sospensione condizionale della pena.
Quest'ultima, secondo quanto contestato dal pubblico ministero, Paolo Petrolo, con "una dichiarazione sostitutiva presentata a febbraio del 2006 al presidente straordinario dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro" avrebbe dichiarato falsamente di "aver prestato servizio presso la struttura sanitaria di Villa Sant'Anna in qualità di ostetrica, dal 1° settembre 2002 al 31 maggio 2004, mentre in realtà prestava servizio dal 21 ottobre 2002 al 6 maggio 2003 in qualità di infermiera adibita al servizio in sala operatoria".
Così, sempre secondo le accuse, avrebbe "indotto in errore con inganno la commissione esaminatrice che, in forza delle false attestazioni, attribuiva alla Salerno, nella graduatoria finalizzata all'assunzione di collaboratore professionale sanitario-ostetrica cat. D presso l'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio il punteggio di 2,375 (collocandola al 4* posto)". Una collocazione che secondo l'accusa non le sarebbe spettata e che arrecò dunque un danno ingiusto alle altre aspiranti al posto, una delle quali si è costituita parte civile ottenendo un risarcimento di 2.500 euro, oltre alla rifusione delle spese.

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