20 marzo 2013

Savona - La commercialista condannata per omissione di atti d'ufficio

La commercialista Rosa Cianciulli era stata rinviata a giudizio per un fatto risalente al 1988: la nomina come commissario liquidatore nell’ambito del concordato preventivo della Gi & Ci Giaccardi Bruno Snc, azienda per la vendita di prodotti per la pesca sportiva all’ingrosso e al dettaglio.
Il processo si è chiuso con una condanna a sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.
I guai per la professionista erano iniziati nel 2010 quando i creditori dell’azienda (il passivo era di 2,3 miliardi di vecchie lire) non risultavano ancora liquidati nonostante tutti i beni fossero stati venduti e il ricavato depositato in un conto corrente.
Il tribunale aveva allora deciso di nominare un nuovo curatore: il commercialista Giovanni Acatte, che aveva cominciato a ricostruire la situazione creditizia, ma la documentazione necessaria era incompleta, e le ripetute richieste di ottenere le carte mancanti sarebbero cadute nel vuoto.
Di qui l’inchiesta nei confronti della dottoressa Cianciulli che aveva finito per essere rinviata a giudizio.

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