E’ un medico, donna, di circa 40 anni la ladra che da oltre un anno ha messo a segno colpi ai danni dei colleghi dell’Ospedale Maggiore di Crema. Da circa un anno e mezzo sono stati segnalati casi di furti presso il nosocomio e in quasi tutti i casi, ad essere derubati, erano i medici ed il personale dell'ospedale che si accorgevano che - durante il loro turno di servizio - venivano asportati soldi ed altri oggetti dai loro indumenti e dalle borse depositate negli spogliatoi e negli studi.
Dopo una decina di denunce sporte presso il Commissariato, la Procura della Repubblica di Crema ha autorizzato la Squadra Investigativa del ad effettuare attività tecniche d'indagine. In stretta collaborazione con la direzione dell'Azienda Ospedaliera di Crema, gli investigatori della Polizia di Stato hanno posizionato alcune telecamere nei locali dell'ospedale ed inserito alcune "banconote civetta" nei portafogli e nelle borsette di alcune vittime dei furti, preventivamente cosparsi di una speciale sostanza fluorescente, con la consapevolezza che i furti sarebbero stati ripetuti.
Effettivamente già nelle prime ore dopo il posizionamento delle telecamere si è vista una persona entrare nei locali oggetto dei precedenti furti e rovistare negli armadietti, nelle borse e negli indumenti del personale dell'Ospedale. In uno di questi casi è stata asportata la chiave di un armadietto, successivamente utilizzata per rovistare al suo interno al fine di asportare denaro.
Nella mattinata di oggi, i poliziotti della Squadra Investigativa si sono appostati e, mentre uno di loro verificava le telecamere, gli altri si sono avvicinati alla zone dei furti. La loro perseveranza è stata presto premiata: la donna, medico dell'ospedale, fuori servizio, già notata nei precedenti filmati, è entrata in uno dei locali sotto osservazione ed è uscita poco dopo. Verificato che era stata asportata proprio una "banconota civetta" da venti euro, la donna è stata fermata e, trovata in possesso del denaro, tratta immediatamente in arresto in flagranza di furto pluriaggravato e continuato.
La donna, sottoposta ora agli arresti domiciliari, verrà sottoposta già nelle prossime ore al processo per direttissima.
