13 marzo 2013

Castelcucco (TV) - L'imprenditrice vendeva auto di lusso: evasi 3,7 milioni

Auto comprate all'estero e rivendute in Italia. Ma celando tutto al fisco. Un meccanismo illecito messo in atto da una rivenditrice d'auto di Castelcucco segnalata ora alla Procura della Repubblica di Treviso.
Il tutto è stato scoperto dalle Fiamme Gialle dalla Tenenza di Castelfranco Veneto nell'ambito di una maxi operazione investigativa condotta dalla comandante Barbara Femminilli. Una frode fiscale di cui ora la donna dovrà rispondere all'autorità giudiziaria.
L'imprenditrice 32enne era già nota alle forze dell'ordine per episodi simili avvenuti qualche anno fa. In alcuni casi era lei a contattare i clienti. Venivano avvicinati su internet oppure con il passaparola tramite acquirenti precedenti.
A loro veniva proposto l'acquisto di un'auto di grossa cilindrata a prezzi inferiori a quelli presenti sul mercato. Bmw, Mercedes, Audi, Bentley, Porsche, Ferrari. Auto di lusso che facevano gola ai compratori cui l'imprenditrice proponeva offerte davvero allettanti. Le auto in realtà venivano fatte arrivare da Austria e Germania per essere poi rivendute qui.
L'imprenditrice tuttavia nel momento in cui portava le auto in Italia dichiarava un valore dei mezzi molto basso. Per una Mercedes ad esempio il valore dichiarato era di soli 5mila euro, a fronte di un valore reale di alcune decine di migliaia di euro. In questo modo l'Iva pagata era molto bassa rispetto al reale. Le vetture poi venivano rivendute a un prezzo leggermente inferiore a quello del mercato creando di fatto una "turbativa" delle condizioni di mercato.

Le indagini della Guardia di Finanza sono partite dai numeri di telaio delle vetture immatricolate. È stato possibile, seguendo i passaggi di proprietà, risalire al destinatario e quindi all’acquirente. In molti casi, infatti, la ditta si è interposta tra il fornitore dei mezzi e il destinatario finale, reale acquirente, consolidando la nota tipologia della frode “carosello”.
Sono stati accertati redditi non dichiarati per gli anni 2008, 2009, 2010 per un totale di 3,7 milioni di euro. Per lo stesso periodo invece l'Iva dovuta e non versata tocca i 600mila euro.
L'imprenditrice è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Treviso per occultamento della documentazione contabile obbligatoria e omessa presentazione delle dichiarazioni annuali. Quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno chiesto alla donna di esibire la documentazione relativa all'acquisto e vendita delle auto, l'imprenditrice non ha dato loro nessun documento. Solo con accertamenti successivi è venuto a galla il meccanismo con cui ha eluso il fisco per un periodo di 3 anni.


vota su Diggita share su Facebook Twitter vota su OKNotizie