2 marzo 2013

Ariccia (RM) - Arrestata dirigente del comune per brogli elettorali

È stata arrestata ieri mattina dai carabinieri della stazione di Ariccia, Marianna Silvestri, 63 anni, ex responsabile dell’ufficio elettorale della città castellana, accusata di soppressione di atti d’ufficio al fine di invalidare le ultime elezioni comunali. Ovvero al fine di vanificare la nomina del sindaco Emilio Cianfanelli e del nuovo consiglio. La Procura della Repubblica di Velletri ritiene responsabile la donna, trasferita già da tempo ad altro incarico, di calunnia e di violazione delle leggi elettorali nell’esercizio delle sue funzioni. In pratica, dopo il diluvio di ricorsi e controricorsi presentati al Tar del Lazio e al tribunale di Velletri subito dopo il risultato elettorale, tra le varie eccezioni presentate dai ricorrenti, grande risalto ebbe il giallo della presunta mancata nomina di un presidente di seggio che espletò il suo incarico sia al primo turno sia aò ballottaggio. 

Dagli atti depositati negli uffici comunali elettorali, infatti, l’atto di nomina non si riuscì a recuperare. Il presidente di seggio «senza titolo» depositò, però, la sua copia della nomina, firmata dalla Silvestri nelle mani dei carabinieri di Ariccia provocando la reazione della responsabile dell’ufficio elettorale che presentò querela di falso. Della vicenda, insieme ad altre argomentate eccezioni, oltre ai giudici penali se ne occuparono i colleghi del Tar del Lazio che, infine, esclusero il sindaco eletto, Emilio Cianfanelli (del Pd, al terzo mandato, che si era imposto per 32 voti su Roberto Di Felice, lista civica) riconfermato tuttavia negli ultimi mesi alla carica di primo cittadino dal verdetto riformato del Consiglio di Stato. Anche la svolta sulle indagini della nomina del presidente di seggio, condotte dai carabinieri di Ariccia, è arrivata con il nuovo anno.

La perizia calligrafica sulla firma sul documento presentato ai carabinieri dal presidente denunciato dalla funzionaria comunale ha stabilito che la scritturav era proprio della donna. Da lì è partito il provvedimento di restrizione personale dell’ex responsabile dell’ufficio comunale che ieri è stata arrestata dai carabinieri: la procura le ha concesso i domiciliari in attesa degli sviluppi delle indagini.


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