28 febbraio 2013

Carmignano (PD) - Dopo aver stirato porta via i gioielli: colf arrestata

Andava a dare una mano nelle faccende domestiche, stirava pantaloni e camicie e prima di andarsene si metteva in tasca i gioielli di famiglia.
Una colf col vizio del furto - che rubava (si è giustificata) per far fronte alla crisi (!..): Emanuela Marcon, 49 anni, residente a Piazzola sul Brenta - è stata condannata a tre mesi di reclusione per aver razziato monili per un valore complessivo di decine di migliaia di euro.
I carabinieri di Carmignano di Brenta, agli ordini del maresciallo Angelo Guadagnino, avevano iniziato a occuparsi di lei da qualche settimana e martedì l'hanno pizzicata con le mani nel sacco.
Come si è mossa la donna? Negli ultimi sette mesi, complice l'ansia per la crisi economica, l'arrestata ha approfittato della fiducia concessale da due famiglie di Carmignano di Brenta e Piazzola sul Brenta. Gli uomini dell'Arma avevano ricevuto la segnalazione di una famiglia che si avvaleva dei servizi della domestica: in poco tempo si era ritrovata senza 12-13 pezzi d'oro, collane, bracciali, orecchini, che venivano conservati in salotto, in un cofanetto sistemato sopra la credenza.
I militari, alla luce dei sospetti e grazie a alcune telecamere fatte installare dai derubati, hanno monitorato l'operato della donna, beccandola proprio mentre si portava via una collana d'oro di circa 20 grammi e del valore di 500 euro. A quel punto i carabinieri sono intervenuti e l'hanno arrestata. Sono emersi, di conseguenza, gli altri furti portati a termine: altri quattro gioielli razziati in una casa, per un totale di quasi venti preziosi e un valore di 30mila euro. A Carmignano di Brenta era riuscita a portarsi via un anello preziosissimo: solo lo smeraldo, incastonato, era stato valutato intorno ai 13mila euro.
Il problema, ora, sarà restituire i gioielli ai legittimi proprietari: da quello che è emerso dalle indagini, i monili sarebbero stati tutti venduti in due negozi di Cittadella e Villafranca e già fusi. Alle forze dell'ordine la donna ha spiegato di aver agito spinta dalle difficoltà economiche: il marito è in cassa integrazione e lei, dopo i primi colpi, non sarebbe più riuscita... a fermarsi...
Sta di fatto che il cerchio si è chiuso e ieri mattina è stata processata: il giudice l'ha condannata a tre mesi di reclusione.; pena sospesa.

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