17 gennaio 2013

Mestre (VE) - Presa la zingara bulgara borseggiatrice seriale

Borseggiatrice di 24 anni arrestata sul bus a Mestre, decine di colpi a segno 17 gennaio 2013

Decine di denunce di borseggio nel giro di 24 ore. Tutte segnalate dopo il viaggio nel bus sostitutivo al tram di Mestre: portafogli spariti dalle borsette, dalle tasche dei pantaloni e dai cappotti. Un unico sospetto confermato da molti passeggeri: una giovane ragazza bionda.
Proprio dal fragile identikit della presunta borseggiatrice sono partiti i poliziotti in borghese del Commissariato di Mestre. In ufficio, tra il 15 e il 16 gennaio, sono arrivate denunce su denunce nell'ora di punta del traffico, tra le 11 e mezzogiorno.
I poliziotti hanno così deciso di usare il metodo antico e infallibile: salire a bordo del bus, controllare la situazione con i propri occhi, seguire, pedinare, arrestare. Sforzi non vani: verso le 11:15 di ieri mattina, gli agenti hanno notato la giovane bionda, con cappello azzurro e due borse a tracolla, salire sul bus della stessa tratta. E con gli occhi puntati addosso della polizia anche la più abile delle borseggiatrici sarebbe caduta in trappola. Non appena si è avvicinata ad un'anziana è scattata la flagranza di reato: gli agenti l'hanno vista accostarsi alla vittima e infilare velocemente una mano nella borsetta per poi scendere alla prima fermata utile, quella di via San Donà. Non appena uno degli agenti ha provato il furto, domandando all'anziana di aprire la borsetta, i suoi colleghi hanno agguantato la giovane borseggiatrice e l'hanno condotta in Commissariato.
La ladra, 24enne, è risultata essere di origine bulgare e senza fissa dimora in Italia. A destare stupore è stata la fedina penale: arrestata più volte nel corso degli ultimi mesi, era diventata una faccia nota a poliziotti e carabinieri di Milano, Verona ed era ricercata dall'Interpol per furto aggravato a Vienna. La giovane "Mani di fata" è stata così arrestata e condotta in carcere in attesa del processo.
Ieri sera gli agenti del commissariato sono riusciti anche a recuperare alcuni portafogli rubati e restituire perlomeno i documenti di identità. Le indagini effettuate in seguito all’arresto hanno permesso di raccogliere ulteriori prove a carico della bulgara in merito ad altri due borseggi.

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