20 gennaio 2013

Boscoreale (NA) - Donna condannata per costruzione abusiva nel Parco del Vesuvio

Dobbiamo renderci conto dei molti punti di forza femminili nella società odierna.
[...] Il quinto punto è la tendenza all'armonia, che rende maggiore, rispetto agli uomini, il senso della disciplina e dell'organizzazione.
Il sesto è la maggior sensibilità artistica e culturale. [...]
U. Veronesi fonte
Condannata a dieci mesi con la sospensione della pena per aver realizzato un manufatto abusivo accanto ad un edificio già esistente. E’ quanto ha disposto il Giudice Monocratico di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, che ha condannato Anna Mottola, rea di aver realizzato, a Boscoreale, un manufatto in cemento armato senza alcuna autorizzazione. Tuttavia, il Giudice, diversamente da come di solito accade in casi del genere, non ha condizionato la sospensione della pena al ripristino dello stato dei luoghi.
In particolare, nell’ultima udienza, è stato ascoltato il maresciallo della polizia locale che ha coordinato le operazioni di controllo e di sequestro del manufatto abusivo. Il graduato dei vigili urbani ha raccontato di un sopralluogo effettuato dalla sua squadra in un cantiere di campagna.
«Al momento del blitz», spiega il maresciallo in aula, «notammo sei pilastri in cemento armato con solaio e parte del manufatto già pavimentato. Il manufatto era stato creato accanto ad un edificio già esistente. Dai riscontri effettuati con l’Ufficio Tecnico, appurammo che non c’era alcun tipo di autorizzazione». 
Tra l’altro, l’abuso edilizio rientra in un’area sottoposta ai vincoli della zona sismica, oltre che rientra nel perimetro esterno al Parco nazionale del Vesuvio, laddove i vincoli sono ancora più restrittivi. 
Inoltre, il maresciallo dei vigili urbani di Boscoreale ha precisato che «al momento del blitz, non c'erano lavori in corso, così come non c’erano attrezzi, ma ovviamente si vedeva che c’era stata un’attività recente».

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