Si è intascata 43mila euro destinati da quattro clienti al pagamento d'imposte e tasse. L'impiegata dello studio di commercialista «Rimini & associati», però, ha fatto poca strada. È stata denunciata dagli stessi professionisti per appropriazione indebita.
E ieri per Marilena Barba, 55 anni, assente in aula, è arrivata la condanna a 10 mesi di carcere, inflitta dal giudice Paola Vacca. Il pm in aula Giorgia Bonini aveva chiesto un anno di carcere.
L'ex dipendente dello studio commercialista dovrà risarcire con 35mila euro due dei quattro clienti e lo stesso studio di commercialisti - costituitisi parte civile con gli avvocati Fabio Zambelli e Italo Paolillo - con altri 30mila euro.
Nel gennaio di due anni fa, Marilena Barba aveva assicurato a cinque clienti di pagare le loro pendenze d'Inps, Irpef e Ici (ora Imu). E i clienti si erano fidati della cinquantacinquenne, residente a Verona. C'è chi le aveva consegnato 18mila euro, chi 10mila, chi 12mila. Le cattive sorprese sono arrivate alle vittime quando qualche tempo dopo, hanno ricevuto le cartelle esattoriali a casa per quei tributi poi risultati non pagati. È così emerso l'ammanco provocato dalla Barba. Una volta informati i titolari dello studio, è partita la querela a carico dell'ex impiegata per appropriazione indebita. E ieri è arrivata la condanna a 10 mesi.
