31 ottobre 2012

Reggio E. - Ginecologa timbrava in ospedale ma esercitava nei suoi studi privati


Entrava negli ospedali di Reggio Emilia e Correggio, timbrava e sovente usciva per svolgere la propria professione di ginecologa nei suoi ambulatori, uno dei quali in via Monte San Michele, la stessa nella quale ha sede l'Ausl reggiana.
I fatti risalgono a circa due anni fa: scoperta nel 2010 dall'azienda, che aveva inoltrato la segnalazione alla guardia di finanza, la professionista 47enne è stata filmata e pedinata dai militari che hanno raccolto prove inappuntabili e le hanno fornite al sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che ha chiuso le indagini denunciandola per truffa ai danni dello Stato (in questo caso l'Ausl) e falsa certificazione o attestazione di presenza. Nel concreto, per oltre un anno e mezzo la donna è stata ripresa grazie a telecamere poste all'ingresso dei due nosocomi mentre entrava, timbrava e usciva per recarsi nei suoi ambulatori dove riceveva le pazienti in privato.
Sulla questione l'Ausl ha reso nota la propria posizione a mezzo comunicato stampa: "La direzione generale informa che il caso è noto da tempo all’azienda, che ha garantito la riservatezza dovuta a una vicenda per la quale era in corso un procedimento giudiziario da parte della procura, a seguito di accertamenti condotti dalla guardia di finanza. Come la legge prevede, nel frattempo è stato tempestivamente attivato un procedimento disciplinare nei confronti della professionista la quale si è dimessa dall’incarico e non è più dipendente di questa azienda". L'Ausl, lo ricordiamo, non potrà costituirsi parte civile nel patteggiamento.


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