La genesi della vicenda risale al gennaio scorso quando dagli uffici dell’INPS di Castrovillari partono decine di lettere ad ignari cittadini arbereshe con le quali viene intimata la restituzione di somme di denaro indebitamente percepite. Il denaro si riferisce infatti a pensioni i cui aventi diritto, familiari delle vittime, sono ormai deceduti. Inutili i tentativi di spiegazione, così gli “intimati” si rivolgono ai carabinieri che avviano le indagini. Dagli accertamenti effettuati caso per caso emerge che le riscossioni sono state stranamente effettuate tutte dalla medesima addetta allo sportello, tra l’altro recentemente licenziata dalla società. Le indagini proseguono per verificare dove sia finito il denaro.