16 maggio 2012

Perugia - Con false fatturazioni la dipendente sottrae, in 12 anni, 1 mln di euro all'azienda

Sottoposto a controllo da parte dell’Agenzia delle entrate il titolare della società nutre sospetti sul fatto che qualcuno in azienda falsifichi la contabilità. Saranno le fiamme gialle a scoprire che dal 1996 al 2008 una dipendente, con la complicità di un altro imprenditore, ha emesso fatture false, sottraendo all’azienda circa un milione di euro. Alla dipendente sono stati sequestrati una villa, un appartamento e alcuni terreni tra Bastia Umbra ed Assisi. Ed è stata segnalata all’autorità giudiziaria.
Così si sono concluse le lunge indagini che hanno riguardato una società del Perugino. I controlli dell’agenzia delle entrate hanno rivelato l’emissione di fatture per operazioni inesistente di notevole importo. Convinto della regolarità del proprio operato, l’imprenditore ha avviato una verifica contabile interna, all’esito della quale i sospetti sono ricaduti proprio su una sua dipendente. L’attività di indagine delle Fiamme Gialle tesa a ricostruire tutti i rapporti economico – finanziari contestati, ha evidenziato l’effettiva falsificazione delle scritture contabili e l’appropriazione, per gli anni dal 1996 al 2008, da parte di una dipendente in concorso con un altro imprenditore amico di circa 1 milione di euro.
La dipendente infedele, in concorso con il complice, è stata quindi denunciata all’autorità giudiziaria. Il tribunale di Perugia, accogliendo il quadro di prove che è emerso dalle indagini, nei giorni scorsi, ha disposto il sequestro preventivo di un appartamento che si trova a Bastia Umbra composto da 8 vani, una villa composta da 13 vani con autorimessa e tre terreni in Assisi, beni intestati o riconducibili alla dipendente in relazione al danno complessivo causato che è stato indicato pari a circa 1 milione di euro.

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