23 aprile 2012

Catanzaro - Una ex assessore del Comune condannata per concussione

Il Tribunale collegiale di Catanzaro ha condannato a due anni e dieci mesi di reclusione, con l'interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, Caterina Laria, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, accusata di concussione tentata e consumata.
I giudici hanno emesso la propria sentenza questa mattina, dopo che venerdi' il pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, ha concluso la propria requisitoria chiedendo per l'imputata una condanna a sei anni di reclusione.
La condanna non sara' esecutiva, e dunque la pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici non compromettera' in alcun modo la corsa della Laria alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Catanzaro: nel processo penale c'è il principio di non colpevolezza fino al giudizio di Cassazione.
La sanzione penale comminata risulta essere coperta dall'indulto, quindi non è idonea a spiegare efficacia giuridica.
La Laria e' stata rinviata a giudizio il 9 febbraio 2011, dopo essere finita sotto inchiesta per presunte pressioni che, secondo l'accusa, avrebbe fatto per l'approvazione del progetto di una fondazione del capoluogo di regione in cambio dell'impiego di persone appositamente segnalate.
Era il 2004 quando un esposto fece aprire il caso, nell'ambito del quale parte offesa e' la fondazione "Citta' solidale onlus", presieduta da padre Piero Puglisi: in base alla tesi accusatoria quest'ultimo avrebbe ricevuto dalla Laria l'impegno per l'approvazione di un progetto presentato dall'ente se in cambio avesse accettato di impiegare nell'esecuzione alcune persone da lei segnalate.

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