4 febbraio 2012

Ragusa - Nella sua ditta morì operaio: rinviata a giudizio

Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio la legale rappresentante dell’azienda “Occhipinti e Corallo”, unica indagata per l’incidente sul lavoro in cui per la vita il dipendente Orazio Linguanti, 43 anni, modicano. Carolina Corallo, ragusana, difesa dall’avvocato Maria Platania, è accusata di omicidio colposo e sarà processata il prossimo 28 settembre.
Orazio Linguanti, sposato e padre di due figli in tenera età morì il 27 maggio del 2008 mentre lavorava nel cantiere della società della quale era dipendente, ovvero la “Occhipinti e Corallo”, specializzata nella lavorazione della pietra, che si trova in Contrada Calamezzana, ai confini dei territori di Modica e Ragusa. L’uomo fu sottoposto ad esame autoptico. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Linguanti sarebbe salito su una scala per smontare un motore quando, improvvisamente, sarebbe inciampato con un piede, precipitando da un’altezza di circa tre metri. Sfortuna volle che nella caduta andò a sbattere la testa contro un grosso massa.
Orazio Linguanti, in ogni modo, non sarebbe deceduto sul colpo. Del suo incidente si sarebbe accorto proprio la titolare dell’azienda che aveva immediatamente chiamato i soccorsi. L’ambulanza del 118 era giunta dopo appena sette minuti sul posto. I sanitari avevano tentato di rianimarlo ma non ci fu modo di evitare il decesso del poveretto.
Nel procedimento saranno parti civili la moglie e i figli dell’uomo.

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