26 gennaio 2012

Messina ed Agrigento - Tre donne continuavano a riscuotere pensione di genitori deceduti


MESSINA - Deve rispondere di truffa aggravata per aver ritirato fino allo scorso 16 gennaio la pensione della madre defunta 12 anni fa. Un'insegnante messinese di 55 anni, A. M. B., dal giugno del 1999, quando era venuta a mancare il genitore, ha intascato indebitamente oltre 100mila euro. La donna infatti non aveva dato comunicazione all'Inpdap dell'avvenuto decesso, e l'istituto di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione ha continuato ad erogare l'assegno pensionistico alla figlia delegata a suo tempo per il ritiro della somma dall'avente diritto. A scoprire la truffa sono stati i finanzieri della Compagnia di Messina, dopo un’indagine a carattere nazionale in collaborazione con l’Inpdap. Le fiamme gialle hanno atteso che l'insegnante come ogni mese si recasse all'ufficio postale di Messina centro per incassare la somma, poco più di mille euro, e poi è scattato il fermo.

AGRIGENTO - Anche ad Agrigento due donne sono state denunciate per truffa: continuavano a ritirare la pensione del padre, deceduto il 15 maggio del 2007. La somma complessivamente erogata alle due cointestatarie del conto corrente bancario, che non avevano comunicato l'avvenuto decesso del congiunto, è di 45 mila euro.


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