Le pensioni di invalidità finivano dritte nelle tasche di un’insospettabile impiegata postale, ora indagata per truffa aggravata.
È quanto scoperto dai militari della guardia di finanza al termine di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chiavari, Francesco Brancaccio. Un’indagine che ancora non è conclusa e potrebbe svelare altri raggiri compiuti ai danni di anziani ed invalidi di Sestri Levante. La donna denunciata è una funzionaria di medio livello, trasferita all’ufficio di Pila sul Gromolo, in via Nazionale, da un anno e mezzo circa. In precedenza pare avesse prestato servizio in altre filiali del Tigullio.
A smascherarla ci hanno pensato due donne, una quarantenne invalida e la sorella, assieme agli agenti della polizia tributaria in forza alla brigata di Riva Trigoso e alla compagnia di Chiavari. Bocche cucite al comando delle Fiamme gialle, ma al palazzo di giustizia chiavarese, i magistrati confermano l’iscrizione sul registro degli indagati del nome della dipendente. E rivelano: inizialmente l’impiegata era stata sospettata di peculato, ma successivamente l’ipotesi di reato è stata modificata. Truffa, appunto. Continuata e aggravata.
