3 ottobre 2011

Parma - La ex comandante VV.UU. condannata per calunnia


19 gennaio 2017Otto anni dopo, l’allora vicecomandante della polizia municipale di Parma Simona Fabbri - oggi 47enne, reggiana - ha scritto una lettera di scuse a Emmanuel Bonsu, riconoscendo di aver sbagliato; e ha risarcito con ventimila euro il ragazzo di colore scambiato per il «palo» di uno spacciatore.
In primo grado, il tribunale di Parma aveva condannato la commissaria a sette anni e mezzo; la corte d’appello di Bologna - nel giudizio di appello bis - l’ha condannata a tre anni per calunnia, per aver accusato ingiustamente Bonsu di aver opposto resistenza all'arresto.
http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/bonsu-risarcito-vigilessa-1.2831406

3 ottobre 2011 - Si è concluso il primo grado del processo Bonsu. Fra i vigili condannati anche una reggiana, Simona Fabbri, ex vicecomandante della polizia di Parma, che dovrà scontare 7 anni e 6 mesi. Il giudice non ha accolto del tutto le richieste del pm, ma le pene sono state severe: più di 32 anni in tutto. Ecco le condanne: Pasquale Fratantuono dovrà scontare 7 anni e 9 mesi (riconosciute tutte le aggravanti compresa quella di razzismo e discriminazione razziale); Simona Fabbri 7 anni e 6 mesi; Stefania Spotti 6 anni e 8 mesi; Andrea Sinisi 4 anni e 9 mesi; Giorgio Albertini 4 anni e 7 mesi; Mirko Cremonini 3 anni e 6 mesi; Marco De Blasi 3 anni e 4 mesi; Graziano Cicinato 2 anni, pena sospesa (è stato condannato solo per il sequestro di persona "limitatamente al trattenimento in cella del Bonsu"). Il ghanese dovrà essere risarcito di 135mila euro divisi tra tutti i vigili imputati, ma il responsabile civile, cioè il Comune, non è stato condannato a pagare.
Il padre di Emmanuel Bonsu, presente in aula, pur non commentando la sentenza ha dichiarato che per lui "è molto importante che si sia trovata la verità, in modo particolare sul fatto che mio figlio è innocente".
Le condanne sono state decise dal giudice Paolo Scippa, di fronte al quale si è tenuto per circa un anno il processo agli otto vigili urbani di Parma accusati, tra l'altro, del pestaggio e degli insulti razzisti ai danni dello studente Ghanese Emmanuel Bonsu Foster.
Bonsu fu fermato per errore perchè creduto il 'palò di un pusher che spacciava nel parco. Secondo l'accusa, fu picchiato e maltrattato durante l'arresto e dopo venne minacciato per indurlo a confessare ciò che non aveva commesso, subendo anche insulti legati al colore della sua pelle.

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