11 settembre 2011

Comacchio (FE) - Dottoressa di guardia medica denunciata per omissione di soccorso

La prima vacanza con la piccola nata da due mesi e con il figlio di 3 anni per poco si trasformava in tragedia. E’ quello che è successo nei giorni scorsi a Luca Nanni e alla moglie Maria Antonietta Stabile, residenti a Vedrana di Budrio, che hanno denunciato per omissione di soccorso la dottoressa della guardia medica che nonostante le gravi condizioni del figlio della coppia, invece di intervenire, ha liquidato la richiesta d’aiuto indicando ai genitori di raggiungere l’ospedale. Nel tragitto il bimbo si è sentito male. Al punto che il padre ha dovuto stenderlo sull’asfalto e la strada è stata chiusa dai vigili del fuoco e dalla polizia per effettuare i soccorsi. Il tutto è successo, nei giorni scorsi, sulla via Romea dopo che la famiglia Nanni aveva lasciato il campeggio Mare e pineta al Lido di Spina a Comacchio, nel Ferrarese. Nel mirino dei genitori la dottoressa della guardia medica del lido. Dopo che il figlio ha rischiato la vita e dopo le dimissioni dall’ospedale di Lagosanto, nel Ferrarese, i Nanni hanno deciso di denunciare la dottoressa per omissione di soccorso. «Nostro figlio — raccontano — aveva la febbre a più di 38 gradi. Nonostante la tachipirina, la temperatura non si abbassava e siccome nostro figlio aveva già avuto le convulsioni in passato, per questo motivo abbiamo contattato la guardia medica». E qui è iniziata la loro l’odissea. «Una dottoressa — continuano i Nanni — ci ha prescritto un farmaco e poi ci ha detto di chiamare dopo un’ora. Ma la cura non aveva effetto; anzi il bimbo vomitava. E così abbiamo richiamato la dottoressa che ci ha chiesto se era opportuno il suo intervento. Era la seconda volta che la chiamavano e le abbiamo detto che era suo compito intervenire. Inoltre le abbiamo sottolineato che eravamo turisti e non sapevamo dove andare».
Il seguito della storia è da incubo. «La dottoressa — aggiungono i Nanni — visti i precedenti di nostro figlio con le convulsioni, ha detto che non se la sentiva di intervenire e ci ha consigliato di andare a Comacchio». Così è iniziata la corsa disperata contro il tempo. «Sulla statale Romea — spiegano i genitori — nostro figlio è entrato in crisi convulsiva ed siamo stati costretti a fermarci in mezzo alla strada. E qui adagiando il suo corpo su un fianco per evitare il soffocamento abbiamo seguito la procedura del caso. Intanto vigili del fuoco e polizia hanno bloccavato la strada e l’ambulanza del 118 è arrivata sul posto per trasportare nostro figlio all’ospedale di Lagosanto. Gli stessi sanitari che ci hanno soccorso, ci hanno consigliato di denunciare la guardia medica».

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