Rubava i soldi per le gite scolastiche e li rimpiazzava con fondi statali per la mensa. M. V. A. L., incensurata sassarese di 53 anni, è ora agli arresti domiciliari con l'accusa di peculato, abuso d'ufficio e falso. L'operazione è stata resa nota stamattina durante una conferenza stampa nella caserma di via Rockfeller.
La donna da undici anni lavora nell'istituto comprensivo scolastico di Osilo come direttore dei servizi generali amministrativi. Tra le sue mansioni c'era anche quella di raccogliere i soldi in contanti che gli studenti versavano per l'assicurazione e le gite. La dipendente, però, invece di depositare i liquidi in banca, se li metteva in tasca. Poi falsificava i documenti e prelevava così del denaro vincolato per mense e altri servizi, in modo da saldare comunque le assicurazioni e le aziende che organizzavano i viaggi d'istruzione.
È stata la dirigente scolastica a marzo ad accorgersi che qualcosa non andava. Si è così rivolta ai carabinieri della locale stazione che le hanno consigliato, prima di sporgere denuncia, di fare un veloce controllo tra i documenti della scuola per vedere se c'era qualche evidente irregolarità. Non è stato difficile per lei scoprire così alcuni documenti con la sua firma falsificata. Da lì è partita la denuncia e le indagini dei carabinieri. La segretaria in tre anni avrebbe messo da parte a spese della scuola un gruzzoletto di 20mila euro.
