2 luglio 2011

Ancona - Cassiera rubava i punti della spesa dei clienti: licenziata

IL GIOCHINO era molto semplice e redditizio. La cassiera, approfittando di un attimo di distrazione del cliente, sostituiva la tessera raccolta punti con una vuota. Quello, indaffarato a mettere nelle buste la merce, neanche ci faceva caso. Ma a lei lo scherzetto rendeva parecchio. Perchè caricava i punti su una tessera in suo possesso. Poi, finito il turno, consegnava la card sulla quale ogni giorno faceva confluire dai 7 ai 9mila punti, al proprio compagno che, con molta disinvoltura, dopo aver fatto la spesa nello stesso ipermercato, una volta alla cassa pagava la merce con la tessera.
I punti, da regolamento, venivano tramutati in danaro: ogni mille, dieci euro di spesa gratis e un regalo, come da catalogo. La truffa è andata avanti fino a quando i clienti dell’Auchan si sono accorti di essere stati raggirati e si sono rivolti ai carabinieri di Brecce Bianche.
In totale, una ventina di persone ha sporto denuncia spingendo i carabinieri ad indagare e a risolvere in breve tempo il curioso caso. L’artefice della truffa, una cassiera di 40 anni, con esperienza alle spalle e da tempo dipendente dell’Auchan, è stata praticamente colta con le mani nel sacco mentre tentava l’ennesimo travaso di punti ai danni di un cliente. Quando ha visto arrivare i carabinieri ha fatto finta di niente.
La donna è stata denunciata per truffa in concorso con il compagno, un 45enne di Ancona. La cassiera è stata già licenziata e la notizia, pur se tenuta nascosta per diverso tempo, ha fatto parecchio rumore. Il giro vizioso delle tessere raccolta punti, secondo gli investigatori avrebbe fruttato alla coppia, in nemmeno un mese, una spesa 'a scrocco' di circa 1500 euro. La cassiera è stata agevolata nel raggiro anche dal fatto che le tessere non sono nominative. Recano solo il numero identificativo e non le generalità del proprietario.
E’ stato lo stesso ipermercato a fornire ai carabinieri tutto il supporto necessario a far emergere la truffa, a tutela di quei clienti che giustamente si erano sentiti depredati di un loro diritto. L’Auchan ha restituito alle vittime tutti i punti presdenti nelle loro tessere al momento del raggiro. Molti di essi hanno poi apposto a penna sulla propria tessera, nome e cognome, onde evitare in futuro altre spiacevoli sorprese.

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