23 giugno 2011

Parma - Una agente di viaggi vendette a coppia di sposi luna-di-miele-truffa

Chissà che ora quel viaggio di nozze che avevano sognato da tempo non possa, finalmente, diventare realtà. Il risarcimento, danni morali compresi, è stato quantificato dal giudice in 20 mila euro. Basterebbero, e anzi ne avanzerebbero pure, per organizzare di nuovo quella luna di miele che, tre anni fa, si era trasformata in un inferno. Tanto che al loro rientro, marito e moglie avevano portato in tribunale la titolare di un'agenzia di viaggi di via Farini (oggi chiusa) per truffa truffa e danno da vacanze rovinate. La donna era accusata di aver dato alla coppia voucher contraffatti allo scopo di far credere loro di aver prenotato un viaggio da oltre 11mila euro, mentre il pacchetto acquistato ne valeva solo 4mila. E ieri il giudice Livio Cancellieri ha condannato la donna a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento dei danni: un «conto» da 20 mila euro.

La storia
I fatti risalgono al 2008: i novelli sposi decidono di farsi un regalo speciale e aprono la lista di nozze in un'agenzia di viaggio di via Farini. Alla fine, regalo dopo regalo, marito e moglie decidono di dare una destinazione al loro sogno: Dubai e Maldive, un viaggio da favola in formato «all inclusive». E prima di mettersi in viaggio staccano un assegno da 11 mila 300 euro.

A Dubai la prima sorpresa
Ma quando arrivano a Dubai, si trovano di fronte alla prima sorpresa: anzichè il lussuoso albergo a 7 stelle, a forma di vela, si ritrovano in un modesto hotel. La coppia, giunta alla reception dell'hotel da favola, si trova infatti a vivere una situazione a dir poco imbarazzante. Il personale comunica che non risulta alcuna prenotazione a loro nome. E così si scopre che il voucher era fasullo e che prenotazione era stata fatta in un altro albergo. Dove, per altro, la coppia si accontenta di alloggiare.

L'atollo sbagliato alle Maldive
La seconda sorpresa, marito e moglie la scoprono quando arrivano alle Maldive. Il programma di viaggi prevedeva un soggiorno da sogno nell'isola di Madoogali, da raggiungere a bordo di un idrovolante. Ma la realtà è ben diversa. Raggiungono sì via mare l'atollo, ma quello di Kuramathi e per di più a bordo di un barcone di legno. A quel punto il sogno di una vacanza indimenticabile si infrange di fronte all'amara realtà. Nulla era come doveva essere.

La beffa finale
Quindi l'ultima fregatura: quando decidono di rientrare scoprono che il viaggio di ritorno non era stato prenotato. La beffa finale. Anziché godersi il sole, sono costretti a darsi da fare per trovare un volo per rientrare in Italia. Ci riescono, ma sono costretti a partire un giorno prima del previsto. Una volta a Parma, la coppia (assistita dall'avvocato Francesco Mattioli) decide di denunciare la titolare dell'agenzia di viaggi. E il giudice, tre anni dopo, riconosce le loro ragioni.

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