26 febbraio 2010

Campobasso - La notaio intascava i soldi dei clienti: condannata

29 settembre 2017 - Cinque anni. Questo il verdetto emesso dai collegio dei giudici – Iesulauro presidente, Pupilella e Fiorilli a latere – della Corte d’Appello di viale Elena per la notaio Fiorita Puzone, arrestata dalla Guardia di Finanza nel 2010 con l’accusa di peculato aggravato.
La sentenza è stata letta ieri, davanti all’avvocato dell’imputata – Luigi De Rosa – ed alle parti civili, alcune delle quali rappresentate dal legale Fabio Del Vecchio.
In primo grado – era l’11 dicembre 2013 – la professionista era stata condannata a 6 anni e 6 mesi, pena ridotta a cinque anni. I giudici hanno riconosciuto una provvisionale ad alcune parti civili che avevano fatto appello, immediatamente esecutiva.
Ricordiamo come la professionista finì nella rete della Finanza per non aver versato migliaia di euro di tasse che i clienti le affidavano. Il tutto nel biennio 2008-2009. Si trattava di contributi dovuti all’Erario, che i cittadini affidavano a lei quando si presentavano nel suo studio per registrare gli atti. A quanto pare il notaio Puzone quei soldi li ha tenuti per sé; la difesa invece, già in primo grado, ribadì che parte di quei soldi vennero restituiti, arrivando dagli 800mila euro circa, contestati dall’accusa, a 200mila, secondo l’avvocato De Rosa.
A fiutare che qualcosa non andasse per il verso giusto alcuni dei suoi clienti raggirati, che diedero il via agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e alle indagini della Finanza concluse con gli arresti domiciliari.

12 giugno 2012 - Nuovo rinvio a giudizio, il secondo, per il notaio Fiorita Puzone, accusata di peculato per aver intascato i soldi dei suoi clienti invece di versarli al fisco. La decisione è stata presa oggi dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Campobasso. Già nei mesi scorsi c’era stato un primo rinvio a giudizio per fatti analoghi, mentre altri procedimenti, sempre con la stessa ipotesi di reato, sono aperti in procura. Per entrambi le vicende già valutate dal gup è stata fissata la data del 4 luglio per la prima udienza del processo. In quella sede con ogni probabilità ci sarà una riunificazione dei due fascicoli.
La Puzone, notaio molto conosciuto a Campobasso, era stata arrestata alla fine di febbraio del 2010 dalla Guardia di Finanza ed era finita ai domiciliari. Secondo la procura tra il 2008 e il 2009 ha incassato i soldi che molti suoi clienti gli avevano consegnato e li ha poi trattenuti per se stessa senza girarli, come avrebbe dovuto, all’erario per imposte di registro, ipotecarie e catastali.
fonte

26 febbraio 2010 - Secondo gli inquirenti sono almeno 700 le vittime della truffa messa in atto tra il 2007 e il 2009 dal notaio Fiorita Puzone. Nella rete sarebbero caduti anche diversi abruzzesi.
La professionista che vive e lavorava a Campobasso è stata arrestata ieri mattina dalla Guardia di Finanza.
Tra le vittime che gli inquirenti sono riusciti ad accertare ci sono anche la Benetton di Treviso e altre società, e privati cittadini di numerose regioni tra le quali l'Abruzzo e la Campania.
La professionista molisana - hanno verificato gli investigatori del Gico - non avrebbe versato all'erario importi per circa un milione di euro riscossi dai propri clienti per il pagamento di imposte di registro, ipotecarie, catastali dovute all'Agenzia delle Entrate a seguito di atti e rogiti.
Le indagini della Guardia di Finanza erano state avviate a dicembre dello scorso anno e si sono concluse ieri, con l'arresto del notaio avvenuto nell'abitazione della figlia a Campobasso.
Il meccanismo è stato scoperto quando agli ignari cittadini, convinti di aver assolto i loro obblighi con il fisco, sono invece arrivate le cartelle esattoriali riferite agli atti sottoscritti proprio presso il notaio Puzone.
Per Fiorita Puzone, il Gip Teresina Pepe ha disposto la misura cautelare dei domiciliari.
La Puzone da pochi mesi aveva aperto uno studio ad Orbetello (Grosseto) nel quale però non ha mai operato.
In seguito a un concorso, infatti, la donna si era trasferita in Toscana ma le Fiamme Gialle, che l'hanno sempre tenuta d'occhio hanno accertato che la donna continuava a stare in Molise.
Si aspetta, adesso, una mossa del consiglio nazionale notarile che potrebbe sospendere la professionista. In caso contrario, e se contestualmente il notaio dovesse tornare in libertà, potrebbe nuovamente esercitare in Toscana.
Il gip le ha concesso i domiciliari e così la Puzone rimarrà nella casa della figlia a Campobasso almeno fino all'interrogatorio di garanzia.
La Guardia di Finanza ha lanciato un appello agli ignari contribuenti a pagare gli importi chiesti dall'Agenzia delle Entrate e a rivolgersi a dei legali per la tutela dei loro interessi.

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