6 marzo 2007

Roma - Lady ASL condannata ad 8 anni

Una volta arrestata aveva confessato tutto e con le sue dichiarazioni aveva svelato un sistema di tangenti, che nel corso degli anni, hanno creato un buco di circa 80 milioni di euro nelle casse della sanità pubblica del Lazio. Giuseppina Iannuzzi, detta Lady ASl, dopo aver fatto i nomi di politici illustri e dirigenti sanitari è stata condannata a 8 anni di reclusione.
La sentenza è stata emessa dal gup di Roma, Adele Rando, a conclusione del processo che si è svolto con il rito abbreviato.
Nove anni di tangenti e alla fine un processo per associazione per delinquere, corruzione, peculato e falso. Durante le indagini condotte dai pm romani Giancarlo Capaldo e Giovanni Bombardieri, la Iannuzzi ha confessato di aver distribuito tangenti a politici, dirigenti e funzionari regionali. E tutto ciò per ottenere accreditamenti e firmare convenzioni, incassare compensi non dovuti dopo emissione di mandati di pagamento fasulli, ottenere fondi dell'Unione Europea per effettuare corsi di formazione poi mai tenuti.

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