12 maggio 2006

Bari - Condanna a 4 anni per l'avvocatessa dei pentiti

Quattro anni di reclusione. E' la condanna inflitta alla penalista barese Alessandra De Filippis, di 38 anni, arrestata dalla squadra mobile il 21 gennaio dalla squadra mobile con l' accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e di una pistola e di ricettazione. Dovranno, invece, scontare rispettivamente sei e cinque anni Michele Oreste, di 33 anni, ex collaboratore dello studio dell' avvocato e il pregiudicato trentottenne Giuseppe Lavermicocca. La sentenza è arrivata ieri pomeriggio. Il gup Anna Polemio ha confermato le richieste dei sostituti procuratori Eugenia Pontassuglia e Giuseppe Dentamaro.
Al centro dell' inchiesta c' erano forniture di cocaina (per un peso complessivo di 500 grammi) che Giuseppe Lavermicocca, ex cliente di Alessandra De Filippis, aveva ceduto a Michele Oreste e in un caso alla penalista. La vendita più consistente risale alla primavera estate del 2002 e altre più modeste nel maggio del 2004. Secondo l'accusa, per queste fornuture Michele Oreste che spacciava droga nel rione Palese di Bari, doveva pagare 25mila euro a Lavermicocca, debito che non era in grado di estinguere. Per questo, dopo essere stato picchiato e minacciato, avrebbe chiesto aiuto alla penalista, che a sua volta si rivolse al clan dei Capriati chiedendo un prestito di 1.500 euro e ottenendone 950. Per onorare gli altri debiti, l'avvocato, conosciuta per aver difeso numerosi collaboratori di giustizia, si impegnò a consegnare una pistola e tre assegni da seimila euro l'uno, rubati in Veneto.
Il reato di calunnia invece si riferisce ad un altro episodio. Per giustificarsi di aver consegnato assegni risultati rubati, la penalista fece il nome di una persona che accusò ingiustamente di averle accordato un prestito con tassi usurai.
Gli altri quattro indagati, arrestati nel blitz della squadra mobile, avevano già patteggiato la pena.

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